5. Paolo e Giovanni Mazzucconi

  • Posted on: 1 February 2016
  • By: mdmuffa

Quinto Giorno

Paolo e Giovanni Mazzucconi

La vocazione dell'apostolo

Dagli Atti degli apostoli (9, 1-9)
Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno. Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco, dove rimase tre giorni senza vedere
e senza prendere né cibo né bevanda.

La vocazione del missionario

Giovanni MazzucconiEstate 1845: un piccolo gruppo di seminaristi organizza una gita alla Certosa di Pavia. Tra questi c'è Giovanni Mazzucconi e il suo amico Carlo Salerio. Vi si fermano alcuni giorni e, oltre ad ammirare l'arte di questo splendido luogo di preghiera e riposarsi nella quiete, hanno occasione di incontrare e di poter parlare a lungo con il priore p. Suprier che si è fatto certosino dopo essere stato missionario in India. Egli rivela a questi giovani il suo desiderio di veder nascere in Italia un seminario per le missioni estere. Racconta loro della sua vita in India, l'esperienza fatta e le persone incontrate, il bene compiuto e ricevuto. I seminaristi ne rimangono ammirati e affascinati. Giovanni e Carlo in maniera particolare. Giovanni comincia a coltivare dentro di sé questo sogno e per "portarsi avanti" si mette a studiare le lingue straniere: all'inglese, che già studia da tempo, aggiunge il francese e il tedesco.
Di lì a poco inizia il cammino del nuovo seminario che vede Giovanni protagonista. Con gioia si prepara alla partenza, attraverso la preghiera, lo studio e le attività caritative, allenandosi allo spirito missionario di sobrietà e sacrifico. Da subito, sogna di andare in Oceania. Sa che questo immenso continente, disperso sull'infinita superficie dell'oceano Pacifico, rappresenta una missione difficile. Il 2 dicembre 1851, dopo mesi di sofferta attesa, giunge a Milano, dove nel frattempo si è trasferito il Seminario per le Missioni Estere, l'assegnazione ufficiale del campo di missione: la Melanesia - Micronesia! Parte e al giovane missionario sembra di sognare a occhi aperti. Ed ecco apparire, sulla linea dell'orizzonte, il profilo delle isole che, via via, si fa più distinto. Scogliere a picco sul mare si alternano a spiagge di finissima sabbia e più in là un'interminabile fila di cocchi piumati, di mangrovie, di bougainvillee e di orchidee. Un fitto intreccio di vegetali chiude il passaggio verso l'interno montuoso, coperto di foresta. Un vero "paradiso terrestre". Qui perde più avanti la vita, martire per amore di Gesù. Giovanni Paolo II ha beatificato Giovanni Mazzucconi nel 1984.

Breve riflessione

Invocazioni

RISPONDIAMO INSIEME: NOI TI PREGHIAMO, SIGNORE
- Donaci, Signore, il coraggio grande di san Paolo: ...
- Donaci, Signore, l’entusiasmo di Giovanni: ...
- Donaci, Signore, persone che ci aiutino a sognare in grande sulla nostra vita: ...

Preghiera conclusiva

O Dio, che hai chiamato Giovanni Mazzucconi in terre lontane per donare a tutti la gioia della fede, aiutaci a gioire ogni giorno di più per la nostra “fortuna” di conoscerti, di amarti, di essere tuoi. Amen.