1. Maria e Madre Teresa

Primo Giorno

Maria e Madre Teresa

La vocazione di Maria

Dal Vangelo secondo Luca (1, 26-38)
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide,
chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si
domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.

La vocazione di Madre Teresa di Calcutta

Madre Teresa di CalcuttaFu ai piedi della Madonna di Letnice, un Santuario vicino a Skopje, che ascoltai la chiamata divina. Lo ricordo bene: accadde la sera del giorno dell’Assunta. Pregavo e cantavo, piena di gioia interiore, quando sentii la voce di Dio che mi invitava ad essere tutta sua, consacrandomi a Lui e al servizio del prossimo.
La giovane Agnes Bojaxhiu aveva poco meno di diciotto anni quando partecipò a un pellegrinaggio in un Santuario mariano, e nel suo cuore si accese la "scintilla". Era un richiamo forte e irresistibile e il suo futuro allora si delineò improvvisamente con estrema chiarezza: lei sarebbe partita per l’India, sarebbe diventata una suora missionaria. Più tardi, ritroviamo suor Agnes, chiamata ormai suor Teresa, insegnante di geografia in uno dei collegi più esclusivi di tutta l’India, frequentato dalle bambine e dalle ragazze delle famiglie più ricche. Ma ecco la seconda chiamata, una nuova vocazione nella sua vocazione. Per partecipare a un corso di esercizi spirituali fuori città lascia il collegio e va in stazione per prendere il treno quando incontra Gesù in un povero che ha sete. Quella frase, «ho sete» la stessa di Gesù sulla croce prima di morire, Teresa la sente rivolta a se e capisce che Gesù le chiede da bere: Gesù ha sete di cuori e lei, dedicandosi ai più poveri e miserabili, può dissetarlo. È la svolta: lì “muore” suor Teresa insegnante di geografia e “nasce” Madre Teresa, madre dei poveri, degli orfani, degli abbandonati.
Pensiamoci bene. Se lei non avesse ubbidito a quelle voce interiori, se non avesse prestato ascolto alla sua vocazione, non ci sarebbe mai stata Madre Teresa di  alcutta e il mondo oggi non avrebbe una santa della sua grandezza.

Breve riflessione


Invocazioni

RISPONDIAMO INSIEME: NOI TI PREGHIAMO, SIGNORE
- Per quanti si stanno interrogando sulla propria vocazione, ...
- Per quante, come Maria, hanno detto sì al tuo progetto, ...
- Per quei grandi che ostacolano la vocazione dei propri figli, ...

Preghiera conclusiva

O Dio, che hai chiamato Madre Teresa a rispondere all’amore del tuo Figlio assetato sulla croce con una carità straordinaria verso i poveri, donaci per sua intercessione di avere lo stesso amore per i nostri fratelli più sofferenti. Amen.