2. Giovanni, Andrea e san Luigi Gonzaga

Secondo Giorno

Giovanni, Andrea e San Luigi Gonzaga

La vocazione dei due apostoli

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,35-40)
Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i due discepoli,
sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove
abiti?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro.

La vocazione di san Luigi

Luigi GonzagaLuigi nacque nella ricchezza dell'alta società. Fu il primogenito ed erede legittimo della famiglia Gonzaga, la più importante di Castiglione delle Stiviere in Italia. La dinastia dei Gonzaga era costituita in parte da militari ed in parte da ecclesiastici. Suo padre aveva guadagnato prestigio nelle milizie, per la sua assidua presenza in prima linea, per il suo valore in battaglia e la sua ferma lealtà. Fu molto rispettato dall'Imperatore per la sua fedeltà e saggezza nel consigliare. Coloro che lo avevano servito, o in battaglia o a casa, lo amavano e rispettavano. Proprio come fu prode in battaglia, così fu giusto con i suoi servitori e con la sua famiglia. La madre di Luigi era una donna pia e santa. Spese tutta la sua vita nella corte imperiale al servizio della regina, e per questo conobbe i primi pericoli e le tentazioni della vita di corte. La sua dinastia includeva imperatori, papi, cardinali e re. Aveva un senso spiccato di dignità accentuato grandemente dalla sua pietà e dalla santità di vita,
ed ebbe una grande influenza durante tutto il corso della vita di Luigi, incoraggiandolo nella via della santità. Luigi, anche se nacque privilegiato, non ebbe una vita facile. Pur non avendo preso parte alle conquiste militari del padre, dovette affrontare molte battaglie spirituali contro il diavolo, contro le tentazioni della "carne" e del mondo, contando sulla forza di carattere ereditata dai suoi genitori. La mamma fu meticolosa nell'insegnare a Luigi le sue preghiere e nell'istradarlo verso la Fede. Dall'infanzia fino all'età matura, si riferiva sempre al figlio come al suo "piccolo angelo". Un titolo che gli si adattava perfettamente, dato che raramente piangeva e faceva chiasso, né dava altri segni di maleducazione. Tutti coloro che si presero cura di lui notarono il suo dolce temperamento. Specialmente le sue balie furono affettuose con il loro "piccolo Principe". Le prime parole che Donna Marta gli insegnò furono i santi nomi di Gesù e Maria, che Luigi ebbe costantemente sulle labbra e che usò come una potente "arma" per combattere le tentazioni spirituali, durante tutto il corso della sua vita. Già nella sua infanzia Luigi dimostrò interesse per i bisognosi. Quando gli si accostavano tendeva sempre la mano per dar loro qualcosa e, se non poteva farlo da solo, chiedeva di aiutarli. Spesso accompagnava sua madre in chiesa, dove veniva visto inginocchiarsi ed invocare, pregando con le mani giunte, i nomi di Gesù e Maria. Continuava a pregare a casa, non visto, relegandosi in un angolo. Sua madre era contenta dei suoi atti di carità e si sforzava di farli crescere. Luigi, all'età di dieci anni, aveva già raggiunto una purezza ed una santità pari a quelle di santi che erano vissuti molto di più. A quest'età i giovani nobili cominciavano a comparire a corte. Per questo motivo Luigi non trascorreva mai molto tempo a casa, ma come i suoi pari la sua residenza era nelle sfarzose e ricche corti dei Signori vicini. Inizialmente fece il paggio presso le corti di Firenze e di Mantova, ed in seguito diventò l'attendente di fiducia dell'erede al trono di Spagna. Ma pur vivendo tra lo sfarzo ed il lusso, Luigi continuò in maniera ferma e decisa la sua "battaglia" per la purezza, tenendo sempre sotto controllo i propri istinti. E fece un voto, una solenne promessa che sarebbe stato solo ed esclusivamente del Signore. Più Luigi cresceva, più sentiva l'attrattiva per la vita religiosa. Dopo una lunga battaglia per convincere il padre entrò nell’ordine dei gesuiti e giovanissimo perse, anzi, donò la vita contraendo una grave malattia per soccorrere dei malati contagiosi.

Breve riflessione

Invocazioni

RISPONDIAMO INSIEME: NOI TI PREGHIAMO, SIGNORE
- Per quei ragazzi che si abbrutiscono parlando sempre di cose sporche e sono
diventati incapaci di vedere la bellezza del cuore degli altri, ...
- Per chi, come Giovanni e Andrea, cerca la verità, ...
- Per le istituzioni: perché sappiano mettere sempre al primo il bene dei piccoli e non
gli interessi commerciali ed economici di chi vende il male, ...

Preghiera conclusiva

O Dio, origine di ogni bene, che in san Luigi hai unito in modo meraviglioso impegno e purezza, donaci di seguirlo sulla strada dell’amore. Amen.