Celebrazione della Prima Confessione con Esame di Coscienza

Riti di accoglienza
Dopo esserci ritrovati sul piazzale della chiesa, entriamo e ognuno si siede accanto ai propri genitori.
Insieme intoniamo il canto.

Eccomi qui

Eccomi qui, di nuovo a te Signore,
eccomi qui: accetta la mia vita;
non dire no a chi si affida a te,
mi accoglierai per sempre nel tuo amore.

Quando hai scelto di vivere quaggiù,
quando hai voluto che fossimo figli tuoi,
ti sei donato ad una come noi
e hai camminato sulle strade dell'uomo.

Prima che il Padre ti richiamasse a sé,
prima del buio che il tuo grido spezzerà,
tu hai promesso di non lasciarci più
di accompagnarci sulle strade del mondo.

SALUTO DEL SACERDOTE

Sac. Nel nome dei Padre, del Figlio e dello Spinto Santo
Tutti. Amen.
Sac. Grazia, misericordia e pace da Dio nostro Padre e da Gesù Cristo suo figlio e nostro fratello che ha dato la sua vita per liberarci oggi dai peccati
Tutti. Amen.

Ora il sacerdote chiama ogni ragazzo/a per nome e questi risponde “ECCOMI”, alzandosi in piedi.

INVOCAZIONI

Rispondiamo insieme alle invocazioni: Grazie, Signore per la festa del tuo Perdono!
. Il cuore ci dice che Dio ci attende, e per questo andiamo incontro a Lui per buttarci ai suoi piedi e
chiedere perdono. R.
. Il cuore ci dice che Dio ci perdona, e siamo già perdonati prima ancora di prendere la parola. Il suo
abbraccio ci stringe forte. R.
. Il cuore ci dice che Dio gioisce e fa festa, una grande festa per noi, come nessuno mai avrebbe
sognato. R.


PREGHIERA
Sac. O Dio nostro Padre: donaci il coraggio di chiederti perdono, ma ancor più di lasciarci abbracciare da te e far festa per aver ritrovato Te come Padre, e donaci l'entusiasmo per lavorare con Gesù e costruire un mondo di giustizia e di pace. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, tuo figlio  nostro Signore e nostro Dio che vive e regna nei secoli dei secoli,
Tutti. Amen.

 

2. ASCOL TO DELLA PAROLA
CI VIENE PROPOSTA LA PARABOLE DEL “FIGLIOL PROGIDO” (Lc 15, 11 – 24)


LETTORE: Gesù raccontò questa parabola: Un uomo aveva due figli. n più giovane disse a suo padre:
FIGLIO l: Padre, dammi subito la mia parte dì eredità!
LE.TTORE: Allora il padre divise a metà le ricchezze fra i suoi due figli. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane vendette tutte le sue ricchezze, ricavò molti soldi e con questi se ne andò in un paese lontano; là si diede alla bella vita e così spese tutti i suoi soldi. Ci fu poi in quella regione una grande carestia, e non avendo più un soldo si trovò in grave difficoltà. Allora andò da uno degli abitanti di quel paese e si mise alle sue dipendenze. Questo lo mandò nei campi a fare il guardiano ai maiali. Era talmente affamato che avrebbe voluto rubare il cibo dei maiali, le ghiande, ma nessuno glie ne dava. Allora si mise a riflettere sulla sua situazione e disse:
FIGLIO l: Tutti i servi di mio padre hanno tanto cibo che glie ne avanza sempre; io invece muoio di
fame. Ritornerò da mio padre e gli dirò: «Padre. ho peccato contro Dio e contro dite. Non sono più degno di essere considerato tuo tiglio. Trattami come uno dei tuoi servi».
LETTORE: Allora si mise subito in cammino per tornare cl da suo padre. Era ancora lontano quando lo vide suo padre: commosso, gli corse incontro, lo abbracciò e lo baciò. Ma il figlio gli disse:
FIGLIO l: Padre, ho peccato contro Dio e contro di te. Non sono più degno di essere considerato tuo
figlio.
LETTORE: Ma il padre ordinò subito suoi servi
PADRE: Presto, andate a preparare il vestito più bello e fateglielo indossare. Mettetegli l'anello al
dito e dategli un paio di sandali nuovi. Poi prendete il vitello, quello più buono, quello più grasso, e ammazzatelo. Dobbiamo festeggiare con un bel pranzo il suo ritorno, perché questo mio figlio era morto ed ora è ritornato in vita, era perduto ed ora l'ho ritrovato.
LETTORE: Cominciarono allora a far festa. Intanto l'altro figlio, il maggiore, lavorava nei campi.
Mentre tornava a casa sentì suoni di musica e di danze: a casa sua si stava festeggiando. Chiamò allora i servi di suo padre e chiese loro il perché di tanta festa.
SERVO: E ritornato tuo fratello e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello più grasso, perché ha
potuto riavere suo figlio sano e salvo.
LETTORE: Allora il fratello maggiore si sentì offeso e non voleva neppure entrare in casa. Suo padre uscì e cercò di convincerlo ad entrare. Ma il figlio maggiore gli disse:
FIGLIO 2: Da tanti anni lavoro con te e non ti ho mai disubbidito, neppure una volta. Eppure tu non
mi hai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici. Adesso invece torna a casa il figlio che ti ha abbandonato e ha sprecato i tuoi soldi con le prostitute, e per lui fai ammazzare il vitello grasso.
PADRE: Figlio mio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio, è anche tuo. lo non potevo non essere contento e non far festa, perché questo tuo fratello, che pensavo morto, è tornato a vivere; era perduto, e l'ho ritrovato. 

3. RITO DELLA CONFESSIONE

Iniziamo a fare l'esame di coscienza, e dopo aver riflettuto sulle nostre mancanze intoniamo il canto:

Apri le tue braccia
Hai cercato la libertà lontano,
hai trovato la noia e le catene,
hai vagato senza via,
solo, con la tua fame.


Apri le tue braccia,
corri incontro al Padre:
oggi la sua casa
sarà in festa per te.

Se vorrai spezzare le catene,
troverai la strada dell' amore,
la tua gioia canterai:
questa è libertà.

I tuoi occhi ricercano l'azzurro,
c'è una casa che aspetta il tuo ritorno,
e la pace tornerà:
questa è libertà.

CONFESSIONE INDIVIDUALE
Adesso ciascuno, accompagnato dai suoi genitori, si reca dal sacerdote che rappresenta Dio e la comunità degli amici di Gesù. Ringrazia il Signore per i suoi doni e chiede perdono per i propri peccati. Dopo la confessione ogni ragazzo/a si reca dai propri genitori, i quali, come il padre della parabola gli mettono il vestito bianco, e scambia con loro il BACIO DEL PERDONO.
Il ragazzo con mamma e papà va quindi al Fonte Battesimale, dove è iniziata la Vita Cristiana, qui faru1o il segno di Croce con l'acqua benedetta e il papà o la mamma accende un lumino al Cero Pasquale, insieme recitano la preghiera di ringraziamento.
Il ragazzo poi, tenendo illumino in mano si porta all' Altare, lascia il lumino, getta nel braciere i “suoi peccati” e va a sedersi intorno all'altare, mentre i genitori tornano alloro posto.

RINGRAZIAMO INSIEME IL PADRE

Sac. Lascia che ti diciamo, Signore, il nostro grazie. Questa voglia di fare, di cambiare, questo
desiderio di costruire qualcosa di bello vengono da Te.

Tutti. Tu li hai resi possibili con il tuo perdono e con la tua misericordia, con il modo delicato con cui sei venuto incontro a noi. Se così non fosse, noi non avremmo lo slancio, il coraggio di andare avanti.

Coro 1. Noi ci impegniamo a guardare con occhi nuovi quelli che vivono accanto a noi, anche quelli
che ci hanno offeso, o, in qualche modo, ci hanno fatto soffrire.

Coro 2. Noi ci impegniamo ad aprire le nostre mani agli altri, a non trattenere per noi soli quello che
possediamo, quando qualcuno ha bisogno del nostro aiuto.

Coro 1. Noi ci impegniamo a rispettare gli altri, rinunciando ad avere sempre ragione, a tollerare i
loro momenti neri, a vedere le loro qualità migliori.

Coro 2. Noi ci impegniamo ad aprire il nostro cuore alla Tua Parola: quella che troviamo scritta nel tuo Libro, quella che ci giunge attraverso la coscienza, quella che pronunci attraverso chi ci incontra.

Tutti Amen

 

PREGHIERA ALLA MADONNA
Santa Maria, madre di Dio,
conservami un cuore di fanciullo
puro e limpido come acqua di sorgente.
Ottienimi un cuore semplice,
che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze;
un cuore magnanimo nel donarsi, facile alla compassione;
un cuore fedele e generoso,
che non dimentichi alcun bene
e non serbi rancore di alcun male.
Formami un cuore dolce e umile
che ami senza esigere di essere riamato,
contento di scomparire in altri cuori,
sacrificandosi davanti al tuo Divin Figlio;
un cuore grande e indomabile,
così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere
e nessuna indifferenza lo possa stancare;
un cuore tormentato dalla Gloria di Cristo,
ferito dal suo amore,
con una piaga che non si rimargini
se non in cielo.


4. BENEDIZIONE FINALE

Sac. Ci benedica Dio Padre, che oggi ci ha dato il suo abbraccio di perdono e di pace e ci ha restituiti alla festa della vita.
Tutti: Amen
Sac. Cammini con noi Gesù, il Figlìo di Dio che ci ha tanto amato da dare la vita per insegnarci i sentieri della pace e della felicità.
Tutti. Amen
Sac Il Signore vi ha perdonato. Andate in pace.
Tutti. Rendiamo grazie a Dio.

Se lo dici tu
Quel giorno sulla riva tra tanta gente
Con gesto di fiducia, o Signor
Salisti sulla barca di Simone
Vincendo resistenza ed incredulità
Noi oggi lo sappiamo, o Signore
La tua fiducia è sempre su di noi
Anche se siamo stanchi e a volte arresi
La grazia tua ci spinge riprovare

Se lo dici tu, quante cose potremo fare
E gettare le nostre reti per la vita che verrà
Se lo dici tu, prenderemo ancora il largo
Per andare tra la gente,
contagiare d'amor l'umanità.

 

 

ESAME DI COSCIENZA (guidato da una catechista)

CATECHISTA Gesù ci dice: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto».
FIGLIO Chiediamo perdono a Gesù per non aver sempre detto le preghiere del mattino e della sera, per non esserci sempre ricordati di Lui, per non averlo pregato per noi e per gli altri.
GENlTORE Chiediamo perdono per il peccato di incredulità nella nostra comunità e nel mondo intero.
TUTTI Perdonaci, o Signore

CATECHISTA Gesù ci dice. «Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica».
FIGLIO Chiediamo perdono a Gesù per quelle volte in cui non siamo andati a Messa, per quelle volte in cui non abbiamo pregato e cantato con gli altri durante la Messa.
GENlTORE Chiediamo perdono per tutte le nostre infedeltà e per quelle di tutti i cristiani.
TUTTI Perdonaci, o Signore

CATECHISTA Gesù ci dice: «Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi».
FIGLIO Chiediamo perdono a Gesù se abbiamo litigato con i compagni, se abbiamo detto le parolacce, se siamo stati maleducati e invidiosi.
GENlTORE Chiediamo perdono per tutte le violenze nella nostra comunità e nel mondo.
TUTTI Perdonaci, o Signore

CATECHISTA Gesù ci dice: «Io faccio sempre quello che è gradito a Dio Padre».
FIGLIO Chiediamo perdono a Gesù se non abbiamo ubbidito il papà, la mamma, la maestra, il sacerdote e se non abbiamo detto sì a chi ci chiedeva un piacere.
GENlTORE Chiediamo perdono per tutte le ingiustizie sociali, per le emarginazioni dei poveri e dei deboli nel nostro paese e in tutti i paesi del mondo.
TUTTI Perdonaci, o Signore

CATECHISTA Gesù ci dice: «Le vostre parole siano: si, si; no, no; non ingannate nessuno».
FIGLIO Chiediamo perdono a Gesù per tutte le volte che abbiamo detto le bugie, non siamo stati leali.
GENITORE Chiediamo perdono per tutte le disonestà commesse da noi e da tutti gli uomini.
TUTTI Perdonaci, o Signore

CATECHISTA Gesù ci dice: «Chi mi ama, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua».
FIGLIO Chiediamo perdono a Gesù se non abbiamo fatto nessun sacrificio, se non abbiamo risparmiato, se siano stati golosi e abbiamo fatto ì nostri comodi.
GENITORE Chiediamo perdono per tutti gli egoismi e i disimpegni dei cristiani che compongono la nostra comunità e la Chiesa universale.
TUTTI Perdonaci, o Signore