Molti oggi rifiutano Dio perché se ne sono fatti un'idea sbagliata, quasi magica: una persona che pensa che Dio sia lì per sistemare tutto ciò che non va, dato che può far tutto (davanti a una sciagura, un terremoto, un incidente stradale...) può porsi infatti in un atteggiamento di protesta. Dio può tutto, ma noi non possiamo essere la sua misura!
Il Dio dei cristiani è il Dio di Gesù Cristo
La fede cristiana ha qualcosa di originale da dire a proposito della ricerca di Dio. Dio è la buona notizia che Gesù ha portato agli uomini. È da Gesù che un cristiano impara chi è Dio.
Gesù conferma la fede di Israele in un unico Dio
credere in un solo Dio significa che solo Lui ha un valore assoluto e tutte le cose, il mondo e gli uomini, non possono avere un valore assoluto.
Il Dio di Gesù è il Dio della storia degli uomini
ha guidato il popolo d'Israele dall'Egitto alla Terra Promessa, si è ricordato dell'Alleanza con il popolo e è sempre rimasto fedele, ha inviato Gesù, segno della supremo della sua fedeltà)
Il Dio di Gesù è Dio Padre: «Quando pregate, dite: “Padre nostro...”»
è il Padre di Gesù; rivolgersi a Dio con il nome di “Padre” era una cosa molto rara per gli ebrei di allora. La parola che Gesù usa, “Abbà”, faceva parte del linguaggio familiare e quotidiano: corrisponde al nostro “papà”.
Dio Padre di tutti gli uomini
Dio ha un rapporto di sollecitudine e attenzione totalmente libero e gratuito da parte sua; “padre” indica la fiducia, l'affettuosità, la premura, la vicinanza di Dio agli uomini; gli stessi concetti si potevano benissimo esprimere usando il concetto di Dio “madre”, come hanno detto per esempio il profeta Isaia o Giovanni Paolo I; Dio è padre anche dei peccatori, è dalla parte degli oppressi, è un padre che perdona sempre e gratuitamente.
Padre onnipotente
Molte religioni, anche moderne, immaginano Dio come colui che sta dalla parte dei potenti. La parola “musulmano”, per esempio, in arabo significa “sottomesso” a Dio. Il Dio rivelato da Gesù invece è uno che si schiera dalla parte di coloro che non contano nulla e li chiama “figli”. Ha scritto un autore: «Che cosa significhi onnipotenza, signoria assoluta secondo l'idea cristiana, lo si comprende solo davanti al presepe e alla croce».
Creatore del cielo e della terra
Gli uomini, dovunque vivessero, hanno sempre tentato di spiegarsi l'origine del mondo e dell'umanità. I primi capitoli del libro della Genesi vengono scritti definitivamente verso il V secolo a.C., dopo il rientro dall'esilio in Babilonia. Proprio durante l'esilio (dal 586 a.C.) tra gli ebrei si era diffusa la domanda che sorge quando le cose vanno male: Dio dov'è? Perché non ci aiuta?
Il ragionamento degli ebrei si fondava su questi elementi:
Jahwè con noi è sempre stato buono e misericordioso
Noi, invece, tante volte abbiamo seguito gli dei degli altri popoli
Lui però è sempre stato fedele: il male non può quindi venire da Dio. Da dove, dunque? Com'erano le cose all'inizio?
Cercando di dare una soluzione a queste domande sono sorti i primi capitoli della Genesi: non un testo scientifico, parla il linguaggio del tempo. È un inno alla sapienza e alla bontà di Dio, che vuole trasmettere un messaggio spirituale.
Le conclusioni degli ebrei:
Dio ha creato (= fatto dal nulla) l'universo e lo ha consegnato all'uomo;
l'uomo e la donna non avevano alcuna malizia o cattiveria (erano nudi e non se ne vergognavano)
l'uomo, la prima creatura nel senso della più importante, ha il primato su tutto l'universo;
esiste, al di fuori dell'uomo e della donna, un “essere” che spinge al male (il serpente)
causa dei mali dell'umanità è il peccato, cioè la violazione cosciente e libera del progetto di Dio
Dio non ha abbandonato l'uomo al suo destino, anzi promette la redenzione.
Traccia per la riflessione
Dio ha creato tutte le cose?
Dio ha creato tutte le cose esistenti, sia quelle da noi percepibili sia quelle invisibili ai nostri occhi: la fantasia di Dio è certamente più grande dei nostri calcoli e delle nostre attese.
Dio ha cura delle cose create?
Dio non ha abbandonato a sé stessa la sua opera: egli veglia con amore sulla sorte delle sue creature, le dirige e le aiuta rispettando la fondamentale libertà dell'uomo: questa è la “provvidenza” di Dio.
Per quale fine Dio ci ha creati?
Siamo creati maschio e femmina (la realtà sessuale è presente in modo radicale nella natura dell'uomo); scopo della vita umana è l'incontro con Dio (quella che noi chiamiamo “la salvezza”). La Chiesa afferma che l'uomo è stato creato per la felicità (Gaudium et Spes 18).
Allegato | Dimensione |
---|---|
page_0001.pdf | 469.54 KB |
page_0002.pdf | 467.95 KB |