Tutti matti, a Milano/2
Può darsi, ovviamente, che io sia rimasto indietro, specie per quanto riguarda la scuola. Dopotutto, dentro di me sostengo ancora che il primo anno di liceo classico si chiami "quarta ginnasio", sopportando gli sguardi di compatimento di chi afferma con limpida certezza "prima liceo" e ti fissa con quegli occhi che, se ti fissano con quegli occhi adesso, sai già che sarai un anziano memorabile. Nel senso che tutti si ricorderanno di evitarti.
Qualche riflessione a caldo dopo l'elezione di Francesco I...
La prima reazione è stata di sorpresa. Il nome Bergoglio non era sconosciuto, ma certo non era più tra i papabili.
Come fa Dio a essere misericordioso con tutti?
Come fa a voler bene, addirittura ad amare a quell'assassino, a quell'egoista, a quell'altro pedofilo, a quel profittatore, a quell'odioso borioso che rende la vita invivibile a quanti ha attorno, a quell'uomo, a quella donna in cui non emerge alcun lato positivo, amabile, da cui non riluce alcun bagliore?
Forse - dico forse - è perché li ha conosciuti tutti sin da bambini.
Come una madre consola un figlio,
così io vi consolerò.
(Is 66, 13a)