Gl'isterici dell'ISTAT

  • Posted on: 10 October 2011
  • By: mdmuffa

Censimento 2011Ha sbagliato l'ISTAT a non prevedere che, complice la domenica, gl'italiani si sarebbero collegati in massa al sito per compilare il censimento online, sovraccaricando il sistema di richieste? Direi di sì, quantomeno perché ha creato un'infrastruttura sottodimensionata, probabilmente ideata seguendo il nefasto principio «tanto non si collegheranno mai così tanti contemporaneamente».

 Han sbagliato quelli che se la sono presa? Direi di sì, considerando che il principio di cui sopra sta alla base di un po' tutta l'Internet ed è il motivo per cui esistono gli attacchi DDOS.

Poteva l'ISTAT essere un po' più lungimirante? Certamente.

Potrebbe la gente che si è lamentata avviare il cervello prima di dare aria alla bocca parlando di cose di cui non capisce? Sarebbe auspicabile, così ci risparmieremmo le tirate di quanti non capiscono perché il messaggio d'errore restituito dal server dell'ISTAT schiantato dalle richieste fosse in inglese nonostante siamo in Italia (trovatemi qualcuno che spenda risorse per localizzare i messaggi d'errore di Apache - o chi per esso - e io vi ammirerò in eterno) e altre amenità senza capo né coda.

Eppure, tra tutti questi sbagli, il peggiore è passato inosservato: quella maledetta virgola tra «verrà» e «parte», che mi preoccupa più di tutte le stime sbagliate e persino dell'indignazione facile che, come dice Paolini, «dura meno di un orgasmo».