S'i' fosse diavolo (2)

S'i' fosse diavolo
favorirei l'eutanasia.
Perché va bene vivere il più a lungo possibile, ma solo se in perfetta salute ed efficienza. E, come d'incanto, avrò convinto tutti che l'uomo è solo materia.
S'i' fosse diavolo
favorirei l'eutanasia.
Perché va bene vivere il più a lungo possibile, ma solo se in perfetta salute ed efficienza. E, come d'incanto, avrò convinto tutti che l'uomo è solo materia.
S'i' fosse diavolo
la pena di morte detesterei.
Perché una volta che tutti fossero convinti che non c'è cosa più desiderabile che il restare vivi il più a lungo possibile, nessuno penserebbe più alla salvezza dell'anima.
Quanto segue viene dagli appunti presi durante una lezione di don Gianantonio Borgonovo, tanti anni fa, e naturalmente non sono stati rivisti dall'autore. Ma credo di averli presi con una certa precisione.
Ci sono informazioni che prendiamo per buone. Che sappiamo, che ripetiamo, ma che non conosciamo: se infatti ci pensassimo su, scopriremmo che - prese nel modo in cui pensiamo di conoscerle - non hanno senso. Eppure probabilmente da qualche parte il senso deve esserci, se vengono ripetute così da tanto tempo e nessuno ha trovato da ridire.
Quindi le sappiamo - siamo a conoscenza dell'informazione - ma non le conosciamo - non sappiamo renderne ragione, perché non ci abbiamo mai pensato. E in questa noncuranza sta buona parte dell'indifferenza verso il cristianesimo: non si sa che cosa davvero sia, o da dove venga.
Questa introduzione può sembrare un po' convoluta, ma si chiarisce con un esempio.
Oggi è, io credo, la ricorrenza di una data fondamentale per il XX secolo, ma anche per i tempi attuali. In questi mesi si sono preparati libri, ricorrenze, celebrazioni.
A me, personalmente e senza nulla togliere a ogni altro intervento pieno di fede, piace l'articolo pubblicato da Maurizio Blondet sul proprio blog: Omaggio a Giacinta, piccola guerriera.
Mi piace anche per un motivo indicato dal suo titolo originale - Pedagogia di lassù: perché, come ex catechista ed educatore tuttora in attività per quel che posso, vedo gli effetti della pedagogia di quaggiù. E mi dispiace per le sue vittime.
Mi permetto di riprodurlo qui sotto, senza intenzione di far torto all'autore.
Al percorso di Preparazione alla Prima Confessione mancava ancora un elemento: la Celebrazione della Prima Confessione, che al tempo in parrocchia era chiamata Festa del perdono.
Non sono proprio sicuro che sia la versione che abbiamo usato noi a suo tempo (sono passati un po' troppi anni), ma ad ogni modo ora è disponibile sia nel formato libretto (PDF) sia in formato ODT, affinché il testo sia modificabile con LibreOffice.
La celebrazione comprende anche l'Esame di Coscienza usato per la preparazione alla Confessione, che è incluso nel file ODT e si trova anche in un PDF a parte.