17. "Ti sono rimessi i peccati"

LA MISERICORDIA DI DIO È SENZA FINE

Martedì 9 marzo: “Ti sono rimessi i peccati” 


Gen+figli:  Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Papà: Ascoltiamo il Vangelo di Gesù  (Luca 5,17-26)

Alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, lo calarono attraverso il tetto davanti a Gesù, nel mezzo della stanza. Veduta la loro fede, disse: “Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi”. Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: “Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto? ”. Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: “Perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua”. Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio e si avviò verso casa glorificando Dio. 


Mamma: Il Signore, a quest’uomo paralizzato, dona il perdono dei peccati e la guarigione del corpo. Così richiama noi, che per un male del corpo ci preoccupiamo subito, a saper guardare anche al male del cuore, che è ogni peccato che commettiamo, per riconoscerlo e per imparare a chiederne il perdono a Lui, pentendoci di cuore.


Figlio/a: Signore, tu conosci il nostro cuore e sai quante volte sbagliamo:
Gen+Figli: Insegnaci a riconoscere il male che facciamo, donaci un pentimento sincero e fa’ che confidiamo nel tuo perdono. 
Figlio/a: Noi siamo sempre preoccupati della salute del corpo:
Gen+Figli: Fa’, o Signore, che abbiamo la stessa sincera preoccupazione per la salute della nostra anima.
Figlio/a: Tu, o Gesù, hai donato la tua vita sulla croce per perdonarci i nostri peccati:
Gen+Figli: Donaci di accogliere il tuo perdono accostandoci al sacramento della Penitenza, nel quale tu ti rendi presente per rinnovare in noi uno spirito nuovo.


Papà: Preghiamo ora insieme il Padre, come Gesù ci ha insegnato: Padre nostro…
Mamma: A Maria affidiamo la nostra famiglia: Ave Maria…


Un impegno di famiglia: Troverò un momento di silenzio per recitare un Salmo.