6. Credo nello Spirito Santo

  • Posted on: 29 May 2018
  • By: mdmuffa

Le promesse si compiono in Gesù. Egli è stato in tutto fedele al progetto del Padre. Gli ha detto di sì in ogni momento della propria vita terrena. Gesù è rivelazione di Dio con le sue parole e i suoi atti, nel suo convivere e nel suo morire.

 

In Gesù la presenza dello Spirito di Dio è completa: in Gesù abita totalmente lo Spirito di Dio.

Tutto il ministero di Gesù è posto sotto il segno di questa misteriosa guida dello Spirito, come espressamente dice Gesù nella sinagoga di Nazareth, riferendo a sé stesso un testo del profeta Isaia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio...» (Lc 4, 18 – 19).

 

Lo Spirito insegna ogni cosa

 

Nel «Sì» di Gesù che obbedisce al Padre e merita la risurrezione, l'evangelista Giovanni indica il dono dello Spirito Santo agli uomini. Morendo per noi dona a noi la sua vita.

La comunione tra Gesù e noi, quella comunione che ci consente di partecipare alla sua vita divina, è realizzata non soltanto grazie alle sue parole e al suo esempio, altrimenti ci potremmo lamentare del fatto di non poterlo conoscere come lo conobbero i discepoli della prima ora; quella comunione è realizzata e garantita, per noi come per i discepoli, dal dono del suo Spirito. Questa è la sua promessa: «Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto» (Gv 14, 25 – 26).

Soltanto lo Spirito ci consente di comprendere le parole e ricordare i gesti di Gesù non come realtà distanti e rese annebbiate dal tempo, ma come realtà presenti e operanti per noi, oggi. Come dice Paolo: «Quel che nessuno ha mai visto e udito, quel che nessuno ha mai immaginato, Dio lo ha preparato per quelli che lo amano, Dio lo ha fatto conoscere a noi per mezzo dello Spirito. Lo Spirito infatti conosce tutto, anche i pensieri segreti di Dio. Noi parliamo con parole non insegnate dalla sapienza umana, ma suggerite dallo Spirito di Dio. Così spieghiamo le verità spirituali a quelli che hanno ricevuto lo Spirito. Ma l'uomo che non ha ricevuto lo Spirito non è in grado di accogliere le verità che lo Spirito di Dio fa conoscere. Gli sembrano assurdità e non le può comprendere».

 

Lo Spirito non è per noi una realtà vaga, vuota e senza vita: al contrario, esprime la pienezza del dono di Gesù risorto. Il dono dello Spirito è il dono più importante da chiedere a Dio nella nostra preghiera: è da chiedere sempre, con la certezza che il Signore esaudirà il nostro desiderio. Anzi, è lo Spirito stesso a suscitare continuamente in noi la preghiera: «Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché noi non sappiamo neppure come dobbiamo pregare, mentre lo Spirito stesso prega Dio per noi con sospiri che non si possono spiegare a parole» (Rm 8, 26).

 

Il nostro impegno

 

Nello Spirito parliamo la lingua di Dio: allora non possiamo evitare che tutta la nostra vita venga trascinata nell'avventura di collaborare con lui nella realizzazione del suo progetto di salvezza per tutti gli uomini. È esattamente quanto avviene agli apostoli il mattino di Pentecoste. Lo Spirito li travolge, li manda, senza più indugiare per paura del futuro: basta loro la fortuna di aver ricevuto lo Spirito del Risorto.

 

Lo Spirito è presenza di Dio nel cuore dell'uomo, per guarirne la radicale inclinazione al male e rendendolo capace di Amore. Coloro che non credono che soltanto l'amore può cambiare il mondo peccano contro lo Spirito Santo.

Il desiderio di “amare” nel senso di donazione autentica agli altri è lo Spirito che Dio Padre ti ha donato perché tu lo possa donare a chi vive accanto a te. Lo Spirito Santo non è solo una realtà fuori di te ma è anche dentro di te: tu, il tuo corpo, la tua forza, il tuo amore, la tua generosità, i tuoi problemi, tutto il tuo mondo è parola dello Spirito che abita in te. Lo Spirito Santo è la vita.

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