01. Sai dove stai andando?

  • Posted on: 21 August 2010
  • By: mdmuffa

Sai dove stai andando?

 

Introduzione

Quest'incontro ci ha tenuti occupati per due sabati (il 10 e il 17 ottobre). Abbiamo aperto facendo a bruciapelo l'Esercitazione in tre minuti, che ha fregato tutti quanti e ci ha dato qualcosa su cui discutere animatamente. La chiave di lettura sta, ovviamente, nella scheda, che ha concluso l'incontro.

Chiave di lettura

La domanda, in sé, è molto semplice: ma noi perché ci prendiamo la fatica di essere cristiani? Che cosa ci guadagniamo a fare tutte quelle cose che facciamo, compreso andare a catechismo e a messa? E, se non ci guadagniamo niente, perché mai le facciamo? Siamo più fessi degli altri (che in effetti spesso pensano proprio questo di noi)?

Ci sono molte cose che facciamo solo perché ci vengono dette, istruzioni che eseguiamo supinamente perché ci vengono proposte da qualcuno "che ha autorità". È per questo che un trucchetto semplice come quello dell'Esercitazione da farsi in tre minuti ci frega.

Se i cristiani fanno quello che fanno una motivazione c'è: è perché la loro vita migliora. Diventa più felice. Vivono da beati, anche se visti da fuori seguono una logica apparentemente incomprensibile.

Hanno capito e provato che quello che hanno o quello che possono diventare o conquistare o comprare o ottenere non basta loro per essere felici. Hanno bisogno di qualcos'altro, di Qualcun altro. E quando si lasciano incontrare da questo Qualcuno, non stanno più nella pelle dalla voglia di comunicarlo agli altri. Che, per inciso, è il motivo per cui facciamo catechismo.


Testo della scheda

Citazione

«I valori, le virtù, l'esser buoni, hanno come condizione una grande felicità.
Bisogna essere molto felici per provare a essere buoni.
Non si può rimanere a lungo tristi senza diventare cattivi»
(forse) don Giussani

Mt 5, 3-12

«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi».

Il paese fatato

Viviamo in un paese fatato.

Possiamo molto di più dei re e dei maghi delle fiabe. Ognuno ha il suo cavallo metallico più veloce del migliore purosangue; mangiamo cibi che i nobili e i ricchi delle epoche passate non si sognavano. Torme di servi invisibili ci lavano i piatti, ci puliscono la casa, e i migliori attori del mondo si esibiscono per noi mentre stiamo comodamente sdraiati su morbidi divani. Viviamo a lungo, fino ad età che in altri tempi sarebbero state leggendarie, e in buona salute, con denti in grado di masticare ed occhi capaci di vedere. Abbiamo conoscenze che i saggi e i sapienti dell'antichità non sognavano neanche.
Eppure non siamo felici.
Qualcosa ci manca, ci sfugge sempre, è sempre un passo più in là.
Un giorno contempleremo pianeti e galassie dalle nostre finestre, e forse vivremo vite così lunghe che le nostre attuali ci sembreranno quelle di effimere farfalle. Ma quello che vorremo afferrare sarà sempre un passo più avanti, là dove le nostre corte dita non riusciranno a raggiungere.


Anteprima delle schede

(clicca su ognuna per ingrandirla)

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Esercitazione in tre minuti