07. Sapienza, Scienza, Intelletto
Introduzione
Incontro del 13 febbraio.
Avete mai provato a far mimare a dei ragazzi di prima media concetti come "intelletto", o "sapienza", o "scienza"? Senza peraltro dare indicazioni su come fare o su perché farlo? Ecco, noi abbiamo provato, e abbiamo visto cose che voi umani... Forse non saremo proprio ortodossi, ma ci siamo divertiti parecchio. E abbiamo persino capito.
Chiave di lettura
Ma come agisce questo Spirito Santo? In soldoni, che cosa ce ne facciamo?
I "sette doni" rispondono a queste domande. Ci dicono la cura, l'attenzione per ognuno di noi che Dio ha. La promessa di Gesù, quella dell'invio del Consolatore, trova piena realizzazione nei doni che il Paraclito elargisce a ognuno di noi: lo Spirito è Dio che non ci abbandona da soli ad affrontare la vita, ma ci indica, ci consiglia, ci sprona, ci dà ogni mezzo.
Sapienza, Scienza e Intelletto sono i doni che più di altri richiamano l'uso della ragione. Perché la nostra vita si realizzi, perché la nostra gioia sia piena, siamo chiamati a usare quel grosso melone che abbiamo piantato tra le spalle. Non è di bellezza, sapete?
Testo della scheda
Naturalmente questa scheda non è altro che una riproposizione/riduzione dell'omonimo incontro del percorso «Lo Spirito e La Sposa».
Citazione
«Più uno è intelligente, più sono le persone che uno trova originali:
la gente ordinaria non vede differenza tra gli uomini»
Blaise Pascal
I doni dello Spirito Santo
Cosa sono?
La nostra vita può essere paragonata ad una barca priva di motore e spinta a fatica a remi dai rematori; se si aggiungono delle vele gonfiate dal vento, tutto diventa molto più semplice. Noi siamo i rematori, i remi rappresentano il nostro impegno di vivere, le vele rappresentano i doni dello Spirito Santo e il soffio del vento è lo Spirito Santo.
Quanti sono?
I doni dello Spirito Santo sono sette, il numero che nella Bibbia rappresenta la perfezione, la completezza, come a dire che riassumono tutte le possibili varianti delle caratteristiche positive. Non sono stati "inventati": è la Bibbia che ce li presenta, quando annuncia il Messia, germoglio di Iesse (Is 11,2).
È interessante notare che nell’originale ebraico erano nominati solo sei doni: manca la pietà. Quando è stata preparata la versione greca chiamata "dei Settanta" (circa un secolo prima di Cristo), essi introdussero anche la pietà perché nella lingua greca il termine "timore di Dio" non rendeva la pienezza di significati del corrispondente ebraico.
I primi tre doni
Lo Spirito Santo è presente in tutta la storia della Salvezza. Agisce nella storia, è vicino agli uomini. È Dio che non ci lascia mai soli, ci dà il proprio sostegno. Partendo dai doni che ci elargisce possiamo scoprire qualcosa di lui.
I primi tre doni che vediamo sono, in un certo senso, collegati tra loro: riguardano il rapporto tra noi e la nostra intelligenza, l'uso che facciamo delle nostre capacità, e la possibilità che abbiamo di capire il mondo e, capendolo, arrivare al Dio che ci ama e ci ha voluti qui.
Intelletto
Il dono dell'Intelletto (intus legĕre, leggere all'interno, in profondità) ci aiuta a non essere superficiali, ma ad arrivare al cuore delle cose. Questo dono può agire in diversi modi: può darci la capacità di conoscere noi stessi e affrontare coscientemente ciò che in noi non va, oppure di conoscere e capire a fondo gli altri, ma può essere anche l’intelligenza spirituale per leggere la Bibbia fra le righe e ricavarne un nutrimento di vita. È il dono della "profondità" contro la "superficialità", dell'"essere" contro l'"apparire". Ci aiuta a distinguere il vero dal falso.
Sapienza
La Sapienza (sapĕre, avere sapore) è il dono che ci concede il gusto della conoscenza del creato e quindi del suo Creatore, Dio, per conoscerlo e amarlo. Essa ci aiuta soprattutto a saper distinguere il sapore delle cose, il bene dal male. Non basta avere tante cose: bisogna sapere anche come usarle, e per che cosa usarle. La sapienza è il dono che illumina il cuore.
Scienza
Questo dono può essere espresso anche col termine "conoscenza" che nella Bibbia significa anche "amare". Chi ama capisce meglio, capisce prima, capisce di più. Il dono della Scienza insegna ad amare una persona se la si vuole capire e anche Dio lo si comprende solo amandolo. Mentre nel nostro linguaggio "scienza" significa conoscenza umana di tipo tecnico, mediante la quale si arriva a dominare il mondo, nel linguaggio biblico "Scienza" è la capacità di conoscere il mondo, senza dominarlo, ma, al contrario, riconoscendo Dio come Creatore. Scienza dunque è la luce per vedere nelle cose e nelle persone la bellezza e la potenza di Dio, ma è anche la conoscenza che scaturisce dall'amore: il cuore che ama comprende più della mente. Il cuore si apre alla fiducia in Dio e accetta anche ciò che non si capisce (prove e dolore).
Quotes...
Un gruppo di eminenti scienziati si raduna e giunge alla conclusione che ormai la tecnica umana è così avanzata da potere fare a meno di Dio. Così scelgono la persona più rappresentativa tra di loro e la mandano da Dio a dirgli che può farsi da parte. Lo scienziato va da Dio e gli dice: «Dio, abbiamo deciso che non abbiamo più bisogno di Te. Adesso cloniamo la gente e facciamo cose miracolose, quindi perché non ti ritiri e basta?».
Dio ascolta con pazienza e poi dice: «Va bene, però prima facciamo una gara di creazione dell'Uomo». Al che lo scienziato replica: «Ok, ci sto!».
Ma Dio aggiunge: «Però facciamo come ai vecchi tempi della creazione di Adamo». Lo scienziato dice: «Nessun problema!», si china e raccoglie una manciata di terra.
Dio lo guarda e dice, scuotendo la testa: «No, No! Va a procurarti la TUA terra!»
Anteprima delle schede
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